associazione italiana familiari e vittime della strada - onlus

SECONDA ASSEMBLEA NAZIONALE 2001


seconda assemblea nazionale 2001

15 dicembre 2001
Residence Monte Mario – Roma


relazione della presidenza

  1. situazione generale

  2. questioni sottoposte al voto

  3. organizzazione interna

  4. attività dell’Associazione


allegato

  1. attività di interesse giuridico

  2. assistenza legale

  3. opuscoli vittime


 

a) situazione generale

L’Associazione, dal dopo Cosenza ad oggi, ha realizzato un cammino caratterizzato da qualche difficoltà e da sviluppi organizzativi e di attività. Le difficoltà sono state legate a processi di cambiamento non sempre sufficientemente elaborati e condivisi, che hanno portato ad alcune dimissioni e alla chiusura di alcune sedi.

Per contro, altre sedi, numerose ed attive, si sono costituite.

L’Associazione è cresciuta: dalle 43 sedi del 2000 si è passati a 59, ma non si possono fare raffronti con gli iscritti dell’anno precedente, costituiti da soci paganti e aderenti non paganti, poiché quest’anno gli iscritti sono solo i paganti.

La cassa nazionale mostra un saldo positivo sufficiente a sostenere le attività. E’ necessario, però, dare maggiore forza all’Associazione, facendo crescere il numero degli associati, a partire dai nostri parenti e dagli amici. Per questo dobbiamo impegnarci tutti.

 


 

b) questioni sottoposte al voto

 1)   Modifiche allo statuto:

A Cosenza, con i voti dei presenti all’assemblea, con le deleghe e con i voti postali, sono stati votati e accettati alcuni cambiamenti:

-       due vicepresidenti anziché uno solo;

-       abolizione dei voti postali;

-       riduzione delle deleghe, possibili fino a un massimo di due per socio presente;

-       precisazione della durata del direttivo che resta in carica due anni, anche se rieleggibile;

-       unificazione di tutti gli iscritti familiari e sostenitori nell’unica categoria di soci paganti, con diritto al voto attivo e passivo per tutti.

Tale unificazione paritaria, resa necessaria dalla normativa sulle ONLUS, ha portato modifiche sostanziali, in quanto eliminava nell’Associazione la peculiarità del ruolo dei familiari, che non trovavano più espresso riscontro neanche nel nome dell’Associazione, modificatosi, con le votazioni, in “Associazione Vittime della Strada”.

Al fine di non far perdere all’Associazione l’identità iniziale, è stata elaborata una proposta che, pur riconoscendo a tutti l’elettorato attivo e passivo, assicura ai familiari un ruolo di conduzione dell’Associazione.

Il direttivo sottopone all’Assemblea tale proposta di rimodifica dello statuto. Vista l’importanza che il nome riveste nel riconoscimento sociale, sottopone al voto anche la possibilità di ritornare al nome originario di “Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada”. Si ritiene, infatti, che le modifiche intanto apportate a Cosenza, relativamente all’esercizio del voto (restrizione delle deleghe ed eliminazione dei voti postali), possano permettere decisioni maturate attraverso il reale confronto democratico dei partecipanti, che tenga conto di eventuali consapevolezze raggiunte per accettare con serenità o l’attuale nome o il ritorno a quello originario.

Oltre a tali modifiche sostanziali, il direttivo sottopone all’assemblea anche proposte di semplificazione organizzativa, relative alla possibilità di delega nel Consiglio direttivo e alla unificazione delle due assemblee annuali in una sola, tenuto conto delle notevoli distanze tra i soci.

Si elencano le proposte di modifica allo statuto da sottoporre al voto dell’assemblea:

1.      ritorno alla precedente denominazione;

2.      re-istituire la categoria dei “ Soci Familiari” (parenti entro il terzo grado) o vittime in proprio (invalidità permanente pari o superiore al 33%);

3.      riservare ai detti soci la presidenza, una vice-presidenza, i due terzi del Consiglio Direttivo, dei Collegi dei Revisori dei Conti e dei Probiviri;

4.      rendere modificabili queste nuove norme soltanto con la maggioranza dei due terzi degli stessi soci-familiari o vittime in proprio;

5.      ridurre ad una sola assemblea annuale le due previste per l’approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo;

6.      prevedere per i consiglieri la possibilità di avere una delega.

 

2)   Bilancio di previsione

L’Assemblea è chiamata ad approvare il bilancio di previsione per il 2002 predisposto dalla tesoriere Lilia Gaviali ed approvato dal Consiglio direttivo il 13/10/2001.

Oltre le spese, è stato previsto un fondo di riserva per sostenere le maggiori necessità riscontrabili nel corso dell’esercizio.


 

c)Organizzazione interna 

1)   Consiglio direttivo e altri organi centrali

Il Consiglio direttivo è attualmente composto da 15 soci, tra i quali gli incarichi sono stati distribuiti come segue:

  • Cassaniti (Messina): presidente, spese correnti e giornata del ricordo;

  • Caporicci (Terni): vicepresidente e rapporti con le sedi locali;

  • Lerario (Roma): vicepresidente, scuola cattolica, convegni, rapporti con le istituzioni;

  • Quaresima (Roma): segretaria,sede nazionale, rapporti con i soci;

  • Gaviani (Cesena): tesoriera;

  • Benenati (Agrigento): disabili della strada;

  • Bertei (Prato): notiziario ;

  • Carraro (Venezia): osservatorio sull’incidentalità stradale;

  • Cianfanelli (Roma): riconoscimento personalità giuridica;

  • Dellamore (Cesena): comunicati stampa e FEVR;

  • Ferraro (Cosenza): scuola;

  • Gori (Livorno): stand di propaganda;

  • Mariani (Reggio Emilia): strage del sabato sera;

  • Montanari (Verona): rapporti con altre Associazioni;

  • Saladini (Ascoli Piceno): attività giuridica, assistenza legale, opuscoli vittime.

Il collegio dei revisori dei conti è composto da Aramini, Carlomagno, Pulvirenti; supplente Formiconi Sarubbi.
Il collegio dei probiviri è composto da: Carraro, Guerra, Tazzer.
Il consiglio direttivo si è riunito 5 volte con la partecipazione del collegio dei revisori dei conti.

2)   Personalità giuridica

L’impegno per il riconoscimento della personalità giuridica sarà successivo alla presente assemblea, che dovrà votare le modifiche allo statuto. Purtuttavia Cianfanelli si è già adoperato per avere le informazioni utili. 

3)   Cassa Nazionale

Anche se la cassa nazionale ha un saldo attivo che permette il ristorno del 25% delle quote alle sedi locali, permangono difficoltà legate al riconoscimento degli iscritti delle singole sedi.

Per la diffusione delle informazioni e delle attività dell’Associazione, si provvede con il Notiziario interno e il sito Internet. Dall’aprile ad oggi sono stati redatti ed inviati tre notiziari comprensivi di notizie pervenute dai soci. Per motivi di economia sarà inviato un solo notiziario per famiglia.

Il Sito Internet, tenuto e rapidamente aggiornato da Enrico Gardini, contribuisce a diffondere validamente l’immagine dell’Associazione e risulta molto visitato.

 


 

d) attività dell’Associazione

Premetto che non vengono trattati nella presente voce i problemi di interesse giuridico, l’assistenza legale e gli opuscoli vittime, in quanto compresi nella relazione dell’avvocato Saladini che, integralmente, si allega.

L’attività dell’Associazione, portata avanti dal Consiglio direttivo e dalle sedi locali, è stata caratterizzata da un crescente impegno, che le ha assicurato credibilità e visibilità nel territorio.

Ne sono prova le richieste di pareri, sempre più numerose, che i mass media (giornali, radio e TV) hanno rivolto alla nostra Associazione, sui problemi emergenti dell’insicurezza stradale, le proposte di partecipazione a gruppi di progetto o di mobilitazione per la sicurezza, avanzate a livello locale e nazionale dalle stesse istituzioni, e gli interventi propositivi della nostra associazione alle istituzioni. 

A livello nazionale si segnala la partecipazione della nostra Associazione, su richiesta ufficiale del CNEL, alla Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale, costituita presso il Ministero dei Lavori Pubblici.

Gli interventi della nostra Associazione hanno evidenziato la necessità, per le istituzioni, di “progettare la sicurezza” anziché mirare alla semplicistica colpevolizzazione degli utenti, di puntare, per la riduzione dei rischi, ad un’applicazione intelligente delle leggi esistenti, che parta dall’osservazione del territorio, ed, infine, è stata prospettata l’istituzione della figura del collaudatore delle strade sotto l’aspetto della sicurezza.

In ordine alle richieste rivolte alle istituzioni, oltre alle importanti proposte di modifica di legge per i reati colposi contro la persona e per l’emanazione di norme integrative e correttive del Codice della Strada, ancora sul versante della giustizia si segnalano, per la loro efficacia, le sollecitazioni ai giudici per i casi singoli, la richiesta di intervento per l’inaugurazione dell’anno giudiziario ed, inoltre, le sollecitazioni ai Ministeri dei LL. PP., dell’Interno, della Sanità, dell’Ambiente, per risolvere problemi di pericolosità della circolazione stradale, legati alla cartellonistica pubblicitaria.

Utile, per far conoscere l’Associazione, visti i riscontri, è stata anche l’iniziativa di inviare ad associazioni ed enti pubblici i documenti identificativi dell’Associazione (l’opuscolo “Unirsi”, i libretti delle vittime, la scheda informativa).

Infine l’organizzazione dei convegni tramite l’impegno di Lerario e di Saladini, assicura all’associazione non solo un rilevante successo di immagine, ma anche l’approfondimento di temi di nostro specifico interesse e il coinvolgimento delle istituzioni, al fine di rendere concrete le nostre proposte.

Sono previsti convegni sulla prevenzione e sulle assicurazioni, ed è certamente utile un convegno che riguardi i problemi psicologici.

In ordine all’assistenza psicologica, si riscontra una proposta a Roma, da concretizzare con eventuale sottoscrizione di convenzione. Le AUSL e il Gruppo di psicologia di sicurezza viaria dell’Albo Regionale degli psicologi potrebbero essere contattati per conoscere le loro possibilità di intervento. 

A livello locale si segnalano: a Milano il Comitato per la sicurezza stradale, con sede presso la Prefettura, la preparazione di una piattaforma rivendicativa sulla sicurezza presentata ai gruppi politici di Comune, Provincia, Regione; ad Asti l’Osservatorio di cittadini per progettazione di tratti stradali della provincia; a Cesena il Gruppo di progetto per la sicurezza stradale della AUSL; a Roma l’avvio di una Consulta comunale sulla sicurezza stradale; a Taranto iniziative di coinvolgimento delle istituzioni, con la proposta di un centro studi sulla sicurezza stradale e un interessante progetto di educazione stradale; a Messina, Venezia, Catanzaro, Scandiano, collegamenti con organismi di base o istituzionali per problemi specifici o per manifestazioni; a Roma partecipazione ad iniziative promosse dall’ANAS e collegate alla scuola e ad altre strutture di sicurezza; a Vicenza il rapporto con le scuole, anche per discutere in assemblee i risultati dei questionari; a Messina la proposta agli enti locali di un memoriale e di una campana per la vita di cui è stato già prodotto il plastico.

Dal resoconto delle attività fornito dalle sedi (22 su 59), si riscontra che tutte si sono impegnate nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, utilizzando i media locali, segnalando agli uffici interessati i problemi relativi alla circolazione e a tratti di strada pericolosi, promuovendo manifestazioni.

Risulta generale l’impegno religioso per la Giornata Europea delle Vittime della Strada. Alcune sedi hanno realizzato anche iniziative in campo laico. Si segnalano: a Roma il concerto del violoncellista Grassi e del pianista Falcione, l’allestimento di un gazebo di fronte al Colosseo e di un camper al Verano; a Messina una manifestazione in piazza Duomo sugli incidenti stradali mortali negli ultimi dieci anni, con il coinvolgimento di scuole, enti locali e il Comando della Polizia Municipale; a Boretto e Poviglio un pranzo, un incontro–dibattito, un concerto vocale e strumentale dell’orchestra e coro ”Città di Reggio Emilia”.

Si riscontrano, infine, nelle varie sedi, significative partecipazioni ad iniziative promosse da altri e a convegni, ma anche, come a Milano, produzione di documenti che hanno sollecitato interventi delle istituzioni, come la prima Conferenza Regionale su “La prevenzione degli incidenti stradali”.

Nei resoconti delle sedi sono anche contenuti alcune riflessioni e suggerimenti:

-   fatica nell’organizzare manifestazioni, per la natura contingente degli aiuti e per la scarsa sensibilità;

-    necessità di disporre di preparazione o di esperti per potere non solo segnalare ad esempio situazioni pericolose, ma anche proporre interventi migliorativi;

-      bisogno di sostegno economico per realizzare le iniziative;

-      difficoltà a coinvolgere nella nostra associazione persone colpite dalla tragedia;

-      necessità di creare un gruppo operativo nelle varie sedi, comprensivo di assistenza legale, psicologica e tecnica;

-      coinvolgere nell’associazione persone, specie giovani, non colpiti dalla nostra stessa tragedia;

-   rendere efficace il raccordo tra segreteria, tesoreria e sedi locali, sia per operare il ristorno delle quote, sia per la spedizione della pubblicazione periodica.

Con la presente relazione non si voleva, né si poteva dare all’assemblea un quadro completo degli interventi dell’associazione, ma piuttosto evidenziare la sua vitalità e la diversità delle iniziative, tutte riconducibili al comune obiettivo di fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti, attraverso un forte impegno democratico.

Obiettivo ben lontano dall’essere raggiunto, e che esige tutto il nostro impegno, sia per presentare alle istituzioni le nostre proposte, che per sostenerle con manifestazioni compatte e centrate su precisi obiettivi, poiché:

-   non è giusto che chi uccide sia aiutato dalla giustizia;

-   non è giusto che si portino avanti processi interminabili;

-   non è giusto che le assicurazioni speculino sul nostro dolore e non permettano ad un disabile di avere tempestivamente i soldi per curarsi.

C’è da chiedersi quale riconoscimento abbia nell’ambito della struttura sanitaria questo tipo di danno alla salute: il danno da incidente stradale.

E’ importante che nelle sedi locali si costituiscano gruppi operativi, che utilizzino anche professionalità presenti nell’associazione e coinvolgano le istituzioni, ma è altrettanto importante che la nostra associazione si costituisca parte civile nei processi, e che tutti ci impegniamo, in collaborazione con altre associazioni, ad ostacolare sia lo scarso interesse del governo a rendere concrete le modifiche al C.d.S., sia la chiara propensione all’aumento dei limiti di velocità.

Gli impegni dell’Associazione, previsti nella precedente assemblea, e tenuto conto di interventi già effettuati, si configurano nel seguente modo:

1)          sostegno da parte dei parlamentari alla legge delega in ordine ai più gravi reati colposi contro la persona, già presentata in parlamento il 30/10/2001 dall’on.le Misuraca;

2)          presentazione in parlamento della legge “Delega al governo per norme di prevenzione della incidentalità stradale”, su temi non recepiti dalla legge 85 del 22/03/2001 di modifica al Codice della strada;

3)          chiedere al governo:

-       la rapida attuazione della delega per le modifiche al Codice della Strada;

-       un deciso e duraturo aumento del controllo su casco e cinture, limiti di velocità, tasso alcolico, droga e strage del sabato sera;

4)          chiedere all’industria:

-       campagne informative;

-       dotazione di strumenti di sicurezza;

-       installazione anche sugli autoveicoli di limitatori e registratori di velocità;

-       abolizione della vendita di alcolici in autostrada;

-       incentivi e disincentivi assicurativi.

Dalla discussione in assemblea scaturiranno le linee operative per sollecitare ed aiutare le istituzioni a dare risposte adeguate ai problemi.

 

Con l’augurio di un lavoro proficuo,

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni

(presidente)


Allegato

Relazione al 4.12.2001 per incarichi affidati nel direttivo a F. Saladini
(attività nel periodo aprile-dicembre 2001

I.  attività di interesse giuridico

     Questo campo è sempre stato di vitale importanza per l’Associazione, a partire dalla proposta di legge “fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti” del dicembre 1998 intorno alla quale è cresciuto il “Comitato”, e lo è ancora oggi.

1) Proposte di legge

Proposta per norme di giustizia
Contenuti
 
    
Dopo essersi dedicata fino al marzo 2001 soprattutto alla prevenzione, l’Associazione ha ripreso i temi del dopo-incidente preparando una proposta di legge-delega sulla giustizia.
    
Questa proposta riprende le posizioni di fondo dell’Associazione nell’intento di sollevare dinanzi all’opinione pubblica e al mondo giuridico l’esigenza di riportare nelle aule della “giustizia” il sentimento popolare di profondo amore e di radicato rispetto per la vita.
    
La proposta chiede così anzitutto che i reati di omicidio e lesioni colpose gravissime siano trattati penalmente e civilmente allo stesso modo dovunque siano commessi e quindi non solo sulla strada; in particolare chiede per essi un consistente aumento delle pene, il raddoppio delle stesse pene in caso di prevedibilità dell’evento, corsie preferenziali nei processi, il  consenso della vittima o dei suoi familiari per il patteggiamento e il giudizio abbreviato; e chiede ancora la determinazione legale del punto di danno biologico ai valori più alti delle tabelle oggi in uso, il risarcimento dello stesso danno anche per la vittima deceduta immediatamente, la liquidazione ai superstiti del danno morale da morte nel doppio del danno biologico.
Situazione
     
La proposta è stata inviata l’11.6.01 all’on. Berlusconi, appena insediato come nuovo Presidente del Consiglio dei ministri, con richiesta di presentarla al Parlamento a nome del Governo ma senza avere riscontro.
    
Il 30.10.2001 è stata presentata alla Camera dall’on. Filippo Misuraca, senza alcuna modifica, come disegno di legge n. 1885 intitolato “delega al Governo per la riforma della disciplina dei reati colposi contro la persona”.
     Si sta chiedendo la firma di altri Parlamentari sul disegno di legge Misuraca ma anche la presentazione al Senato della stessa nostra proposta e anche qui senza modifiche.
     Sui temi della proposta, per farla conoscere e crescere, e con l’apporto determinante del vicepresidente prof. Lerario, l’Associazione organizza per il 14 dicembre a Roma, nella sede parlamentare di palazzo Valdina, il convegno “giustizia per la vita” con interventi qualificati di  giuristi, giudici, politici.
Sviluppi    
     Si deve spingere per l’attribuzione del disegno di legge Misuraca alla Commissione giustizia della Camera e per la sua rapida discussione ivi, chiedendo incontro col Presidente della Camera e coi vertici della stessa Commissione ma anche sollecitando i Deputati nei loro collegi ed eventualmente con manifestazioni di strada.
   
Visto il costo relativamente basso dell’organizzazione del convegno del 14.12 (due milioni circa), possono essere previsti altri due separati convegni sui temi della giustizia - rispettivamente su pene e processi e su danno e risarcimenti - allo scopo sia di approfondire che di allargare la discussione che di sollecitare l’iter parlamentare della proposta Misuraca.

 Altra proposta per la prevenzione
    
E’ stata preparata altra proposta di “Delega al Governo per norme di prevenzione della incidentalità stradale” che riprende i  temi dell’Associazione non recepiti  dalla legge 22.3.2001 n. 85 di modifica del Codice della strada.
    
La proposta ripete la richiesta di effettiva educazione stradale nelle scuole e quindi di una analitica disciplina di legge quanto a individuazione dei testi, dei docenti, delle ore settimanali, dei termini di valutazione, insiste per  campagne informative a cura e spese dei mezzi di comunicazione che fruiscono di agevolazioni statali, per rubriche fisse sulle reti RAI, sulla penale aggiuntiva al risarcimento e non assicurabile nei casi di omicidio o lesioni colpose gravissime.
    Chiede ancora norme precise per la chiusura anticipata delle discoteche e l’obbligo per le compagnie assicuratrici di aumentare anche notevolmente il premio assicurativo annuo ai responsabili di lesioni stradali e proporzionalmente alla gravità delle lesioni stesse.
    La proposta è stata sottoposta ai componenti del direttivo e anche ai legali convenzionati.
    Si è deciso di non chiedere la presentazione alle Camere sino a quando non sarà chiaro l’atteggiamento del Governo sulla attuazione della legge 85.

  Legge delega 85 del 22.3.2001
   
Questa legge – e per essa l’Associazione si è impegnata a tutti i livelli da ottobre 2000 – ha dato al Governo indicazioni precise su come attuare le modifiche al Codice della strada; il Governo avrebbe dovuto presentare alle Camere entro giugno 2001 gli schemi dei decreti legislativi di attuazione, che dovevano poi divenire operativi entro questo dicembre.
   
Si sta accertando in questi giorni, con ritardo, se e cosa è stato fatto specie per i punti di maggiore interesse collettivo  e cioè patentino per i ciclomotori, patente a punti e strumenti di protezione di serie (airbag, ABS).    Se il Governo o le Camere non avessero rispettato le scadenze imposte dalla legge e se quindi questa non potesse essere attuata nei tempi previsti, si dovrebbe agire rapidamente e con estrema decisione su tutti i piani istituzionali e no nei quali l’Associazione è in grado di muoversi.

 2) Nuovi esposti alle Procure
Situazione
   
Sono stati predisposti tre nuovi e più analitici esposti alle Procure della Repubblica contro i responsabili istituzionali della strage stradale, Ministro della pubblica istruzione per  il mancato insegnamento dell’educazione stradale, Ministro dell’Interno per il mancato adeguamento dell’organico della Polizia stradale e dirigenti della RAI Spa per la mancata osservanza degli obblighi di informare e di formare i cittadini in materia di incidentalità stradale.
   
Gli esposti sono stati inviati ai responsabili locali, per l’inoltro alle Procure,  il 27.6.2001; hanno sinora assicurato l’invio i responsabili di Ascoli (anche per la Procura di Fermo), Caltanissetta, Firenze, Latina, Lecce, Livorno,  Macerata, Matera (anche per Lagonegro), Messina, Napoli,  Pisa, Prato, Rimini, Roma, Taranto, Treviso, Verona.
    Probabilmente altri responsabili hanno provveduto senza darne notizia.
    Gli esposti sono stati inviati anche ai soggetti istituzionali denunciati (Ministri e presidenza RAI) ed alla Procura generale presso la Corte di Cassazione.
Sviluppi
    
I responsabili che non hanno provveduto vengono ancora invitati a farlo.
     Sarà bene sollecitare poi le Procure già interessate a darci notizie chiedendo che le stesse Procure, se non intendono attivarsi come da noi chiesto,  si autodenuncino  a quelle di controllo.

3) Opuscolo “Unirsi per fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti” 
   
Questo opuscolo riassume le nostre posizioni e richieste su tutti gli aspetti di prevenzione e giustizia relativi all’incidentalità stradale e costituisce quindi il documento programmatico dell’Associazione da utilizzare e in effetti utilizzato, insieme con la scheda informativa, come sua carta di presentazione in tutti i rapporti interni ed esterni.
    
Pubblicato a dicembre 2000 insieme con l’altro opuscolo “che fare dopo un incidente stradale”, è stato aggiornato a ottobre 2001 dando per scontata l’attuazione della legge delega 85/2001 ma dovrà essere rivisto a breve tenendo presenti sia le eventuali vicende negative della detta legge sia il libro bianco 12.9.2001 della Commissione dell’Unione europea sulla prevenzione.
     L’opuscolo è stato inviato all’intero indirizzario dell’Associazione, distribuito nei convegni e incontri ai quali l’incaricato  ha partecipato da ottobre (Istituto superiore sanità a Roma, workshop su traumatologia della strada a Vasto, convegno Primaepoi a Rimini, convegno sull’Insicurezza stradale a Roma), rimesso a tutti i Soci col Notiziario n. 4 / 2001 e, in più copie, a diversi responsabili che lo hanno chiesto per manifestazioni locali, col risultato che le 2000 copie dell’aggiornamento sono già esaurite.

4) Inaugurazione anno giudiziario
   
Su iniziativa della presidente Cassaniti, già da lei attuata a Messina, i responsabili locali sono stati invitati ai primi di dicembre ad inviare lettera già predisposta ai Presidenti e ai Procuratori generali delle loro Corti di appello con richiesta di essere ammessi alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, che si tiene a gennaio presso ogni Corte, per sollecitare la Magistratura, con un breve intervento anche questo predisposto,  ad applicare le leggi esistenti in funzione anti-strage.
  
E’ augurabile che tutti i responsabili provvedano e ne diano notizia all’incaricato.
   Infatti l’iniziativa, di scarso impegno economico e personale, può aumentare fortemente, specie se pubblicizzata sui mezzi di informazione locale, la visibilità dell’Associazione.

II. assistenza legale

1) Rete legali convenzionati
  
Situazione
    A giugno 2001 il direttivo ha deciso di avviare in tutta Italia la creazione di una rete di avvocati penalisti e civilisti che trattino a condizioni di favore e con la indispensabile partecipazione i singoli  casi dei soci dell’Associazione.
   
Si è deciso che ogni responsabile locale potesse indicare un solo avvocato da convenzionare per penale e civile, o uno per il penale e uno per il civile, salvo che per Roma dove i legali convenzionati possono essere 3.
   
E’ stato così predisposto, e distribuito a fine giugno a tutti i responsabili - poi sollecitati a fine settembre - schema di convenzione che prevede assistenza gratuita e obbligo di difesa secondo le linee dell’Associazione su patteggiamento,  rapidità processi, valutazione del  danno, entità del risarcimento ecc.
    Seguendo il meccanismo previsto vi sono ad oggi legali convenzionati a Brindisi, Genova, Latina, Lecce, Livorno, Matera, Milano, Modena, Prato, Roma, Sassari, Taranto, Terni.
    Si è dovuta dare risposta negativa a diversi altri legali che si sono candidati in province sprovviste di responsabile.
    Sviluppi
     Non è sempre facile, per il responsabile locale, individuare e presentare all’Associazione un legale di fiducia.
     Va però precisato che questa presentazione non attribuisce alcuna responsabilità e che la tutela dell’Associazione e dei soci è garantita a sufficienza dal tenore della convenzione.
     La creazione di una rete di avvocati convenzionati si sta comunque dimostrando, oltre che utile ad assicurare l’assistenza ai Soci prevista dallo statuto, un efficace strumento di crescita e conoscenza della nostra struttura.
     E’ ora possibile la costituzione di un coordinamento giuridico dell’Associazione (si tratterebbe del primo dei gruppi di lavoro da tempo invocati da Leonardo Carraro) che ne attui le decisioni sul piano tecnico per quanto riguarda tutta l’attività giuridica e di assistenza legale.

2) Assistenza casi singoli
    Situazione
     Sono state inviate lettere a nome dell’Associazione - quasi sempre contro la concessione del patteggiamento e in accordo con i legali delle famiglie interessate - ai Giudici dei Tribunali di Ariano Irpino, Chieti, Lagonegro, Messina, Terni, Torino
     E’ stata fornita una prima assistenza, per telefono o con pareri scritti, anche per altri  13  nuovi casi  personali di Soci (o che lo sono divenuti con l’occasione).
     Sviluppi
      L’intervento sui Giudici è certamente utile, al di là del risultato immediato che pure a volte si è avuto, come forma di pressione diretta su soggetti che continueranno a giudicare casi di omicidio o di lesioni stradali e andrebbe dunque generalizzato.

 

III. opuscoli vittime

1) Ristampa primo opuscolo
   
Esaurita l’edizione originaria, la ristampa è  stata resa possibile da un contributo di 2,5 milioni  della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ottenuto dalla socia signora Prazzino, che ha coperto la spesa dei primi  500 opuscoli in distribuzione in quella Città.
   
Altre copie della ristampa sono a disposizione dei Soci a prezzo di costo.

2) Terzo opuscolo
    Contenuti e spesa
     Il terzo opuscolo comprende come i precedenti  “storie” e foto di vittime interessanti 25 famiglie con l’aggiunta di breve scheda informativa sull’Associazione.
    E’ stato stampato a luglio 2001 in mille copie con la stessa spesa dei precedenti (4.800.000 lire  compresa IVA), coperta in parte dal contributo dei partecipanti e per il resto dalla cassa nazionale.
    Distribuzione
    Sono state inviate 10 copie a ciascuna famiglia partecipante e una a ciascun responsabile locale e a tutto l’indirizzario dell’Associazione; altre copie sono state rimesse ai soggetti istituzionali e no contattati a fine estate (al Ministro dei trasporti Lunardi, con copie dei due precedenti, subito dopo la sua proposta di elevare i limiti di velocità in autostrada) e nell’autunno, altre ancora inviate ai responsabili che ne hanno fatto richiesta o distribuite nei convegni e incontri del periodo.
    Alcune copie sono ancora disponibili per i Soci a prezzo di costo.

3) Quarto opuscolo 
   
Gli opuscoli vittime costituiscono, oltre che un eccezionale strumento di presentazione del vero volto dell’Associazione, un commovente  momento di ricordo collettivo dei nostri cari scomparsi.
    Ai responsabili locali è stato dunque chiesto di attivarsi per il quarto opuscolo che dovrebbe essere pubblicato entro l’inverno.
    I soci interessati sono invitati a inviare direttamente storie e foto all’incaricato F.Saladini, via Trivio 1, 63100 Ascoli Piceno.

Francesco Saladini

 

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