Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Esempi Javascript: esempio pratico

 

 

                                                    

                                                                             Al Ministro delle Infrastrutture

                                                                             Al Ministro dell’Interno

                                                                             Al Ministro dei Rapporti con il Parlamento

                                                                             Al Ministro dell’Istruzione

                    

                                                                             Alla Stampa   

 

           Oggetto: richiesta di incontro per  FERMARE LA STRAGE STRADALE ! 

Due incidenti sulle strade lucane nella notte tra venerdì e sabato 21 agosto, con 7 morti tutti giovani: Massimo Orofino 27 anni, Francesco Greco 26 anni, Angelo Iacovino 20, Giovanni Gioia 25, Francesco Labanca 20, Beatrice Brignetti 23, Olga Gallicchio 22.

Un bilancio non solo agghiacciante ma anche sconvolgente per l’irreparabile perdita di vita e di futuro: non sono gli unici incidenti di quella notte, purtroppo la strage stradale non conosce sosta e crea nel nostro animo un moto profondo di ribellione.

Non si combatte la strage aspettando la prossima settimana per registrare se i morti sono stati in più o in meno!

La nostra Associazione denuncia la sottovalutazione della strage da parte delle istituzioni, sottolinea l’urgenza che le istituzioni si rapportino in modo diverso al problema, impegnandosi oltre che a ricercare e ad analizzare le cause, anche e specialmente a rimuoverle.

Insistiamo sulla necessità di predisporre a livello legislativo ed operativo - attraverso l’azione coordinata degli enti locali, responsabili della gestione dei problemi del loro territorio – interventi risolutivi concreti per rimuovere le cause. E se esse riguardano l’eccesso di velocità, bisogna impegnarsi ad abbassarne i limiti – altro che 150Km/h! – e a mettere sul mercato auto a velocità limitata.

Per salvare la vita non c’è altra scelta che andare contro corrente, rimettendo ordine nella scala dei valori. La velocità, la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti, lo sballo da discoteca, l’inadeguatezza dell’informazione-formazione e dei controlli,esigono interventi controcorrente e coraggiosi, a 360°.

Non si può accettare che in nome del dio macchina e del dio denaro si continui a distruggere la vita sulle strade. Siamo tutti a rischio! Se i politici e le lobbies che sostengono l’industria della morte si considerano esclusi da questo rischio, sappiano che quando sarà il loro momento non potranno riporre oro e denaro nella bara, poiché non servono per ridare la vita: resteranno nel mondo, come le conseguenze buone o dannose delle azioni.

Vista la gravità del problema, l’Associazione che tutela l’interesse collettivo alla vita e alla salute del cittadino, chiede un incontro a livello ministeriale per confrontare scelte e strategie prioritarie per la sicurezza.

23/08/2004

                                                                                 Giuseppa Cassaniti Mastrojeni

                                                                                         presidente nazionale


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