I PIRATI DELLA STRADA |
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Roma
28.01.2002 IL
NOSTRO PUNTO DI VISTA SULLA PIRATERIA Ancora l’ennesimo caso di pirateria stradale! A perdere la vita, stavolta, è una bambina di 10 anni, ad uccidere e scappare è una donna di 50 anni, senza benda sull’occhio né uncino. Se
volessimo fare l’identikit dell’attuale pirata della strada, dovremmo
necessariamente trovare i suoi connotati nello scadimento dei valori umani
e del senso della responsabilità personale: sono fenomeni che non si
inventano, ma sono conseguenza di uno Stato assente, che preferisce
tollerare pienamente l’illegalità diffusa, anziché impegnarsi in modo
serio per risolvere i problemi reali dei cittadini: i controlli sono
inadeguati, l’amministrazione della giustizia è superficiale. I
risultati parlano da sé: nel 2001 si sono registrate circa 1200 omissioni
di soccorso, 294 delle quali a seguito di incidenti mortali. Come dire che
quasi tutti i giorni qualcuno ammazza e scappa. Quale
la soluzione? La nostra Associazione, in proposito, ha redatto una
proposta di legge, presentata dall’on. Misuraca, e attualmente
all’esame della Commissione Giustizia della Camera. Chiediamo pene più
severe e certe, fino all’applicazione, nei casi più gravi, delle
sanzioni previste per l’omicidio preterintenzionale (18 anni): questo
perché la legge, ancor prima di fungere da deterrente per la fuga, deve
prevenire il malcostume diffuso della guida spericolata, che contiene già
in sé una scelta criminale: il disprezzo della vita e della legge. Sull’inasprimento
delle pene bisogna fare chiarezza, poiché si riscontrano idee
paradossali: c’è chi dice che si otterrà l’effetto opposto, cioè
l’incremento dei pirati della strada. E’ un’affermazione smentita
dalla realtà, visto che la pirateria è in aumento, nonostante il sistema
attuale garantisca l’impunità, con l’unico risultato di non far
crescere nella persona il senso della responsabilità. E’
il trionfo del mito della trasgressione come falsa idea di libertà, al
cui posto va, invece, collocato il valore della relazione umana che, per
continuare a sorreggere la vita, ci chiede di usare la nostra libertà
come limite, perché non vengano negati agli altri quei diritti che
rivendichiamo per noi! Giuseppa
Cassaniti Mastrojeni (presidente) |
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