NOTIZIARI |
Notiziario n° 4 25 ottobre 2002 |
Manifestazioni commemorative delle Vittime della Strada
Se
ci caricassimo sulle spalle la croce della responsabilità personale e
del rispetto umano, potremmo evitare fiumi di sangue e di dolore e
strade disseminate di croci. Nella ricorrenza della Giornata Europea delle Vittime della strada, vogliamo commemorare le vittime non solo con la tradizionale cerimonia religiosa, che avrà luogo domenica 17 novembre (i responsabili di sede saranno appositamente informati), ma anche con una manifestazione silenziosa di civile protesta, che si terrà a Roma, piazza Montecitorio, mercoledì 13 novembre dalle ore 15 alle 20. La data feriale ed il luogo istituzionale sono stati scelti perché i nostri politici non possano ignorare la nostra silenziosa protesta. Disporremo in piazza 200 croci e, su ciascuna di esse, la foto dei nostri cari uccisi: inviteremo i nostri governanti a visitare questo emblematico cimitero, per riflettere sul fatto che, ogni anno, il cimitero reale prodotto dagli incidenti stradali ha proporzioni ben più vaste: è 45 volte tanto. Prepareremo una nostra petizione e chiederemo ai politici di firmarla, poiché da loro, che ci rappresentano, vorremmo conoscere il tipo di impegno che sono disposti ad assumere per fermare la strage e dare giustizia alle vittime. Ma, per ottenere questo coinvolgimento, per smuovere l’attenzione delle strutture politiche, oltre che dei mezzi di comunicazione, sui reali e dolorosi problemi dei cittadini, ci vuole tutta la nostra partecipazione, convinta e solidale. Solidale, prima di tutto, con i nostri cari: tramite noi, il loro sacrificio potrà assumere la voce di un’accorata protesta per il cambiamento: “non è giusto che la vita continui ad essere distrutta così!”. Tramite ciò che noi facciamo, il loro sacrificio potrà scalfire il cuore indurito e distratto, anche di chi governa, e disporlo a capire il valore della vita e ad impegnarsi per difenderlo. Saremo capaci di comunicare, con la nostra dignitosa partecipazione e la nostra tenace proposta di fermare la strage, che è già tempo per il cambiamento? Se la nostra partecipazione dovesse essere scarsa, tutti percepirebbero che neanche noi vogliamo davvero il cambiamento, ma ci limitiamo a proclamarlo solo a parole. Nessuno di noi potrà, perciò, restare in casa giorno 13 novembre: dovremo essere tutti a Roma, a piazza Montecitorio, per dare uno scossone ai palazzi del potere.
Pina Cassaniti Mastrojeni |
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Questionario su incidenti, processi, risarcimenti |
Visto
che, a tutt’oggi, pochissimi soci hanno risposto al questionario sopra
indicato, si ribadisce l’importanza dell’iniziativa, che permette
all’Associazione di elaborare un proprio specifico lavoro. Pertanto,
tutti i soci sono invitati a compilare il questionario e, qualora ne
fossero sprovvisti, potranno richiederlo al responsabile locale. Una
volta compilato, va consegnato al responsabile locale, che si occuperà
della raccolta e della spedizione alla sede operativa. |
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Petizione popolare sugli sconti a camionisti e tassisti |
Sono
state consegnate al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti le firme
raccolte dalle nostre sedi, accompagnate da una lettera, nella quale
chiarivamo che l’Associazione ha voluto “offrire una sollecitazione a
riflettere, perché chi ha il potere di decidere, lo faccia non secondo
interessi di parte, ma per garantire, senza discriminare, gli interessi di
tutti”. Affermavamo,
inoltre, che “i cittadini, che non stanno solo a guardare, ma giudicano
e poi... votano, si attendono che le scelte siano realmente sostenute
dall’interesse di porre fine alla strage sulle strade, di madri, padri,
figli, persone care”. |
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Collaborazione per la realizzazione di uno spot
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L’attore Federico Torre, noto per la sua partecipazione a produzioni Rai (tra cui “Un posto al sole” e “La squadra”) e nostro socio, ha offerto la sua disponibilità per realizzare uno spot di “pubblicità progresso” che spinga a riflettere sulle vite perdute e sulla possibilità di una strage aperta a tutti. Il
messaggio punta su momenti di vita familiare festosa: l’occasione è
quella del compleanno di una persona cara, e che poi sia stata uccisa in
un incidente stradale, (preferibilmente una bambina di circa 7 anni, un
giovane di circa 20 anni, un padre di circa 40 anni). Chi
possedesse una videocassetta che riprende il momento in cui la stessa
persona spegne le candeline, potrà inviarla al responsabile locale, che
si prenderà cura di spedirle a Federico Torre, dando nel contempo
comunicazione alla sede operativa. |
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3a Assemblea Nazionale
Il
21/22 settembre 2002 ha avuto luogo a Lido di Classe (Ra), presso
l’Hotel Zeus, la 3a Assemblea Nazionale della nostra
Associazione. Un’assemblea
numerosa e partecipe, che ha seguito con interesse la relazione della
presidenza e ha dato, con le sue proposte, un notevole apporto alla
delineazione degli indirizzi generali dell’attività. La
relazione, dopo aver posto il problema di fondo – credere nelle scelte e
impegnarsi fortemente per sostenerle – ed averlo contestualizzato
nell’itinerario “dal sacrificio, la vita” attraverso la solidarietà,
ha brevemente illustrato la situazione organizzativa e le attività,
correlate ai problemi ed agli obiettivi. Una
situazione in crescita, quella dell’Associazione, caratterizzata da
vitalità e ricchezze di iniziative, tutte riconducibili al comune
obiettivo di fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti.
Obiettivo ben lontano dall’essere raggiunto: per esso l’Associazione
deve porsi sempre di più, nella società e di fronte alle istituzioni,
come struttura forte e credibile. Il
cammino fatto finora si è caratterizzato in tal senso: le due proposte di
legge – la 1885 sulla giustizia e la 2690 sulla prevenzione, già in
Commissione giustizia la prima, e alla lX Commissione Trasporti la seconda
– i convegni, le manifestazioni anche per la Giornata del ricordo nelle
varie sedi, la presenza nelle scuole, l’attenzione al territorio e la
sollecitazione alle istituzioni e a diversi livelli, con indicazione di
proposte o con segnalazione di situazioni di pericolo stradale, la
convenzione con i legali, il sostegno ai casi singoli, sono già
un’ampia indicazione. Ma
poiché non c’è mai un punto di arrivo che non sia anche punto di
partenza per un ulteriore percorso, ci sono anche altri traguardi da
raggiungere, continuando a sviluppare quanto fatto finora: - crescere come
base associativa; - collegarsi sempre di più col territorio e
proporsi come struttura di aiuto nell’immediatezza dell’incidente; - sostenere o cercare collaborazioni; - chiedere di partecipare a tutte le
Commissioni Ministeriali che legiferano sul tema delle vittime; ma
riuscire anche a costituirsi parte civile nei processi e far percepire nei
tribunali che dietro il singolo caso c’è una struttura agguerrita e
decisa a non fermarsi nelle battaglie legali; - diffondere meglio le nostre notizie,
rendendo più articolato e ricco il Notiziario; - produrre documentazione nostra, oltre agli
efficaci “opuscoli vittime”, da diffondere nel territorio, a livello
sia di depliants informativi sia di elaborazione di problemi, come già
proposto col questionario relativo a incidenti, processi, risarcimenti.
Iniziativa che, a tutt’oggi, ha avuto un insignificante riscontro ma,
per la sua specificità, va riproposta, invitando i responsabili di
sede ad attivarsi ed a rimandare, già compilati, dopo averli raccolti, i
questionari dei propri soci. Come
possiamo pretendere dalle istituzioni che non facciano cadere nel vuoto le
nostre richieste, quando noi, all’interno dell’Associazione, le
disattendiamo? È proprio vero che il cambiamento che auspichiamo per gli
altri comincia prima di tutto da noi: si tratta di porre noi per primi
seria attenzione alle proposte e ai problemi e, prima di scartarli,
renderci conto, anche attraverso il confronto, del loro significato, per
contribuire alla soluzione con la nostra impegnativa risposta personale. La
stessa risposta che l’Associazione si attende nell’organizzare
manifestazioni di civile protesta: anche se la partecipazione comporta
sforzi e sacrifici, la presenza di tutti testimonia una grande voce che
chiede di essere ascoltata: ciascuno, nel proprio campo di lavoro, faccia
la propria parte per fermare la strage stradale e dare giustizia alle
vittime. Di
fronte ai massacri quotidiani, continuare a porre al primo posto gli
interessi economici e di parte, calpestare il valore della vita e della
verità, non dare peso alla responsabilità personale, girare attorno ai
problemi – anziché centrare le cause che li sostengono e predisporre
interventi adeguati a rimuoverle – rappresentano gravissimi elementi di
crisi nella nostra società. I
sacrifici dei nostri cari debbono indurre le istituzioni a riflettere,
perché usino il loro potere per garantire i diritti dei cittadini e per
far diminuire il dolore su questa terra. Ma per tutto questo è necessario
il nostro impegno, forte e solidale. Giuseppa
Cassaniti Mastrojeni presidente
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Pubblicazioni
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Opuscoli
“Vittime della Strada” Opuscolo
“Unirsi per fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti”
Si tratta del documento
programmatico dell’Associazione in quanto ne riassume le
posizioni e le richieste su tutti gli aspetti di prevenzione e
giustizia relativi all’incidentalità stradale.
Pubblicato nel dicembre 2000, l’opuscolo è stato aggiornato
nell’ottobre 2001 ed è ora in corso un nuovo aggiornamento.
Si prevede l’invio del documento aggiornato a tutti i Soci col
prossimo numero del Notiziario. |
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Strage
di vita sulle strade e di giustizia nei tribunali |
La situazione: ultime norme di modifica al Codice della stradaSi
tratta di: -
Decreto legislativo n.
9 del 15.1.2002 che attua parzialmente la legge-delega n. 85
istituendo tra l’altro patente a punti e patentino ma solo dal 1.1.2002
(e sembra vi sia il rischio di ulteriori ritardi o decisioni riduttive) e
aggiunge illegalmente, perché al di fuori della delega, la possibilità
di aumentare la velocità a 150 km/h nei tratti autostradali a 3 corsie; -
Legge 168 del 1.8.2002 che tra l’altro impone l’uso
degli anabbaglianti in autostrada anche di giorno e dovrebbe
premettere la rilevazione a distanza, e senza contestazione immediata,
delle infrazioni alle norme del Codice della strada su velocità e
sorpasso. Il
giudizio sull’attività del Parlamento e del Governo per quanto riguarda
la strage stradale non può che essere negativo, anche se qualcosa sembra
si stia finalmente muovendo (e probabilmente anche per la pressione
dell’Associazione): crescono infatti i numeri degli incidenti e delle
vittime al contrario di quanto ormai costantemente avviene in molti Paesi
del nord Europa. Avv. Francesco Saladini
Proposte
di legge dell’Associazione La
proposta sulla prevenzione, presentata il 24 aprile 2002 col numero
C-2690, riporta tutte le
richieste dell’Associazione non soddisfatte con le ultime disposizioni
sopra indicate ma ne formula anche di nuove, alcune di vasta portata,
altre più tecniche ma ugualmente importanti. Sono
queste le richieste di maggior rilievo: educazione stradale effettiva e in
tutte le scuole attraverso la precisazione dei testi consigliati, dei
docenti incaricati, delle ore di lezione, dei modi di valutazione - vaste
e continue campagne informative da parte della RAI (vedi il recente Report)
- accertamenti psicologici per il rilascio della patente di guida –
notevoli aumenti delle
tariffe assicurative per i responsabili di
lesioni colpose, graduati secondo la gravità delle lesioni -
penale aggiuntiva non assicurabile per gli stessi responsabili - chiusura
anticipata delle discoteche - limitatore di velocità a 20 km/ora oltre
quella massima consentita - aumento
degli organici degli agenti di polizia stradale sia in città che fuori -
controllo continuo a distanza su velocità, allacciamento cinture e
distanze di sicurezza -
passaggio dal trasporto individuale a quello collettivo e dal trasporto su
gomma a quello su rotaia - messa in sicurezza dei ‘tratti della morte’
- adozione nei piani urbani del traffico di specifici accorgimenti di
sicurezza - revisione della segnaletica ecc.. La
proposta dell’Associazione è in discussione alla Commissione Trasporti
della Camera dal 10.9.2002 insieme con la proposta del Governo n.2851,
rivolta soprattutto a modificare ed inasprire il sistema delle sanzioni
amministrative ma che prevede anche “sconti”
sulle dette sanzioni agli autotrasportatori. A
settembre l’Associazione ha spedito lettere al Presidente della
Commissione Trasporti chiedendo incontro con nostra delegazione e a tutti
gli onorevoli componenti la stessa Commissione, con allegata copia del 4°
opuscolo Vittime appena pubblicato, sollecitandoli con forza ad appoggiare
la 2690. Il
direttivo deciderà quali altre azioni svolgere in questo senso ma dovrà
anche predisporre altra proposta chiedendo sia l’abolizione della
possibilità di aumentare la velocità a 150 km/h sia l’estensione ai
maggiorenni dell’obbligo del patentino per la guida dei ciclomotori.
La
proposta sulla giustizia , presentata il 30 ottobre 2001 col n. C-1885, è
in attesa di esame dinanzi alla Commissione giustizia della Camera. La
proposta chiede da una parte, per i soli reati di omicidio e lesioni
colpose totalmente inabilitanti, ma
ovunque commessi e dunque non solo sulla strada, sanzioni più pesanti e
soprattutto effettive, il loro raddoppio nei casi di prevedibilità
dell’evento, il consenso delle vittime o dei familiari superstiti per il
patteggiamento e il giudizio abbreviato, una rapida corsia preferenziali
per i processi penali e civili; e dall’altra, qui per tutti i casi nei
quali sia dovuto un risarcimento, la
determinazione del punto
unico nazionale del danno biologico secondo i valori più alti delle
tabelle oggi in uso, la liquidazione dello stesso danno biologico anche
nei casi di cosiddetta ‘morte immediata’, una
valutazione del danno da morte non solo più alta ma certa in
quanto agganciata al danno biologico e dunque
uguale per tutti. Tra
le iniziative attuate o da attuare a sostegno di questa proposta: -
convegno di studio organizzato dall’Associazione il 14.12.2001 a Roma
(sono ancora disponibili alcune copie degli “atti”, rivolgersi a
F.Saladini, via Trivio 1, 63100 Ascoli Piceno) e secondo convegno
organizzato su questa e altre proposte
dal Centro studi del Consiglio dell’Ordine avvocati di Roma nel
palazzo di giustizia della capitale il 19 e 20 aprile 2002 (ma è
necessario organizzarne un terzo prima possibile per riprendere ed
affinare i temi della proposta); -
richiesta ai Comuni di delibera di appoggio, già ottenuta da 4 Comuni
dell’Emilia-Romagna e per la quale sono stati interessati tutti i
responsabili locali; -
richiesta di appoggio ai Deputati nei Collegi, ancora da attuare. La
manifestazione delle croci di
mercoledì 13 novembre a Roma (vedi in altra parte del Notiziario) dovrà
servire anche ad attirare l’attenzione del Parlamento e del Governo
sull’esigenza di approvare o almeno di discutere seriamente
le nostre proposte. |
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Legge 1 agosto 2002 n.168 |
La
legge che ha convertito con modifiche il precedente decreto n. 121 del
giugno scorso e il nuovo codice della strada Gli
aspetti più importanti della nuova legge, sono l'abbassamento del
limite alcolemico da 0,8 a 0,5 g/l, e la possibilità ai i corpi di
polizia di installare misuratori di velocità sulle autostrade e strade
extraurbane principali, senza la necessità della contestazione
immediata dell'infrazione. Per
tutte le altre strade si rimane in attesa che il prefetto,
entro novanta giorni
dalla data di entrata in vigore della legge (entro il 1° novembre), sentiti
gli organi di polizia stradale competenti per territorio e su conforme
parere degli enti proprietari, individui le strade, ovvero
singoli tratti di esse, per le quali non sia possibile il fermo di un
veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla
fluidità del traffico o all’incolumità degli agenti operanti e dei
soggetti controllati.
A
nostro parere, non esiste strada ove il fermo sia possibile senza
recare pregiudizio
alla fluidità del traffico o all’incolumità degli agenti operanti e
dei soggetti controllati.
La
norma non contempla, infatti, margini di rischio Per
questo motivo si auspica che la prefettura individui in tutte le strade
della nostra provincia, l’impossibilità del fermo del veicolo in
totale sicurezza alla circolazione. Sui
documentatori di infrazioni,
peccato che il legislatore
si sia limitato alle contestazioni relative alle velocità (art. 142 CdS)
e al sorpasso (148 CdS), così se una telecamera riprende una mancata
distanza di sicurezza o una vettura che percorre una corsia d'emergenza
o addirittura mentre fa una inversione di marcia in autostrada, si dovrà
procedere a contestazione immediata così come per le apparecchiature
per il rilevamento dei passaggi con il rosso oppure, in mancanza di una
pattuglia in zona, non sarà possibile alcuna contestazione. In
compenso nel recente disegno di legge n° 2851 presentato il 12 giugno
2002 dai ministri Lunardi, Scajola, Castelli, Tremonti, La Loggia,
presentato con l'intento di perseguire l'obiettivo della sicurezza
delle persone nella circolazione stradale, all'art.2 comma 1/g, si
legge : "previsione,
nella disciplina della patente a punti,di una decurtazione del punteggio
in misura ridotta rispetto al sistema ordinario per le violazioni
commesse nell'esercizio dell'attività professionale dai soggetti che
svolgono attività di trasporto di persone e cose" Di
fronte alle reiterate proteste delle associazioni che si interessano
della materia,sarebbe in atto un progetto per aggirare la legge, dopo un
accordo tra Governo e associazioni di categoria. Non
più sconti sui punti, ma possibilità di recuperarne più dei 6
previsti. Come?
con appositi corsi gestiti dalle stesse associazioni di categoria del
trasporto. Vi
lascio immaginare........ Le
solite mezze misure del nostro sistema, alle quali va aggiunta la
necessità di “dare informazione” agli automobilisti dell'esistenza
dei dispositivi di controllo. La
legge oltre a sancire l'uso dei fari di giorno, ingenerando all'inizio
qualche confusione, autorizza poi l'uso dell'auricolare e sanziona,
finalmente, in modo più pesante le gare di velocità su strada. A
nostro avviso, riguardo all’uso del telefonino, pensiamo che andrebbe
vietato anche con il vivavoce o con l’auricolare poiché distrae in
ogni caso il conducente e produce un pericoloso allungamento dei tempi
di reazione. Concordiamo
sull’opportunità delle luci accese, soprattutto per quanto riguarda i
motoveicoli. Siamo
convinti che le misure adottate costituiscano un indiscutibile
contributo per la sicurezza, tuttavia non possiamo non rilevare che ben
altri provvedimenti si stanno studiando per l'autunno in Francia:
scatola nera per le auto, uso del tiket autostradale per contestare
immediatamente il superamento dei limiti, studio di un sistema
satellitare che incida sulla velocità dei veicoli, valore alcolemico
pari a zero per i neo patentati, potenziamento dell'organico della
polizia stradale di 1200 unità. Qualche
interesse sul tema sembra si sia mosso anche nel nostro Paese al più
alto livello governativo. Infine
qualche preoccupazione in vista delle nuove norme previste in funzione
della revisione del nuovo codice della strada: Patente
a punti e limiti di velocità. Sul
primo argomento si esprimono forti
perplessità sugli eventuali sconti previsti per le sanzioni a carico
dei conducenti professionali come autotrasportatori e taxisti previsti nel
recente disegno di legge n° 2851 presentato il 12 giugno 2002 dai
ministri Lunardi, Scajola, Castelli, Tremonti, La Loggia, presentato con
l'intento di perseguire l'obiettivo della sicurezza delle persone nella
circolazione stradale, all'art.2 comma 1/g, si legge : "previsione,
nella disciplina della patente a punti,di una decurtazione del punteggio
in misura ridotta rispetto al sistema ordinario per le violazioni
commesse nell'esercizio dell'attività professionale dai soggetti che
svolgono attività di trasporto di persone e cose" Ultimamente,
di fronte alle reiterate proteste delle associazioni che si occupano
dell’argomento, sarebbe in atto un progetto per “aggirare” la
legge, dopo un accordo tra Governo e associazioni di categoria: non più
sconti sui punti, ma possibilità di recuperare più dei sei punti
previsti tramite appositi corsi gestiti dalle stesse associazioni di
categoria dei trasportatori. La
previsione di concedere ai gestori di autostrade la facoltà di elevare
a 150 Km/h il limite massimo di velocità, di fatto ci pone fuori dalle
medie europee che si collocano fra i 120 e 130 km/h. Inoltre,
va rilevato che i limiti di 150, insieme agli ordinari 130 Km/h e ai 110
in caso di pioggia o maltempo, ingenereranno non poca confusione e
difficoltà nei controlli di polizia, tale da premiare i più furbi. Non
dimentichiamo poi che col limite dei 150, si rischierà la sospensione
della patente solo viaggiando ad oltre 200 Km/h, poiché al superamento
di oltre 40 Km/h andrà aggiunto l’abbuono del 5% sulla velocità
rilevata. In
pratica fino a 200 Km/h il conducente se la potrà cavare con appena 131
Euro e la perdita di soli 2 punti. Un po’ poco. Non
si sono adottate misure per controlli in sicurezza sul trasporto pesante
nazionale e straniero. Piacentini
Franco |
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Legali convenzionati al 25 ottobre 2002 |
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Sedi locali |
Uno stimolo ad andare avanti da Parma
Sono anni che combatto come molti di voi, una battaglia dura da vincere,
vale a dire, ridurre il numero delle Vittime sulla strada. L’esperienza
da me accumulata propone di dare delle priorità, e di far cernita delle
informazioni che ci giungono da tutte le parti, in quanto spesso sono
fuorvianti, ciò ci impedisce di dar corpo ad azioni concrete e quindi
risolutive. Che ci piaccia o no! abbiamo dei nemici: -
L’indifferenza della stragrande maggioranza delle persone non toccate da
intollerabili lutti, ma anche da molti dei familiari di vittime della
strada che si chiudono a guscio (tanto ormai la persona perduta non può
tornare in vita). Fortunatamente c’è qualcuno che oltre a chiedere
giustizia per il proprio congiunto, vuole che il suo sacrificio viva da
deterrente per altri casi analoghi -
La cultura del materialismo non ha tempo da perdere con i cadaveri, tanto
ormai non sono più dei clienti, certo se non muoiono, allora valgono
circa 250 Euro al giorno e vanno sfruttati con centri di cura appositi. -
Le assicurazioni hanno grandi mezzi rispetto al singolo e quindi per
evitare alcuni tipi di controlli medici fanno si che manchino le
apparecchiature necessarie e non solo -
I rappresentanti del popolo (politici) ci fanno buon viso anche perché il
numero dei morti cresce, salvo poi guardarsi bene dall’intervenire con
concretezza, sarebbero guai seri se si facessero delle leggi di controllo
sull’ANAS o sulle Autostrade, il discorso non cambia neanche quando si
parla di strade provinciali o comunali. -
I giornalisti naturalmente non vanno mai oltre quello che i loro amici
politici possono tollerare.
In poche parole vi è una catena d’interessi vari fatta da
politici, giornalisti, imprenditori e assicurazioni che non possiamo
aspettare che ci diano ascolto sul vero senso della parola, allora abbiamo
la necessità noi, di studiare il problema e le soluzioni al problema, cioè
aumentare la nostra cultura sulla progettazione delle strade, sui
dispositivi che altri paesi usano per diminuire gli incidenti, su leggi e
norme varie di qualsiasi genere, eccetera, e se poi il disinteresse dei
nostri governanti continua, sarà utile ricordarsi che siamo cittadini
Europei con diritti e doveri, e credetemi fuori dall’Italia il rispetto
dei diritti dei cittadini è una cosa seria. C’è
molto da fare e chi ha tempo vada avanti senza guardare se altri arrecano,
ognuno di noi è unico com’era unica la persona che ci manca. Non è il
caso di aggiungere altro spero solo che siate d’accordo. Tonino Morreale - Parma
Successo per l’iniziativa della sede di Arezzo Sono
lieta di comunicare che la nostra Associazione è stata invitata alla settima
edizione di “Emergency Oggi 2002” Esposizione e Convegni di Emergenza
Sanitaria e Protezione Civile presso il Centro Affari di Arezzo nei giorni
12 e13 Ottobre scorsi. All’interno del padiglione espositivo è stato messo
a nostra disposizione uno stand. Negli
stessi giorni e nella stessa sede si è svolto anche il Congresso Nazionale
del Volontariato. Di
tutto ciò, ne ha dato informazione l’emittente televisiva “102”di
Subbiano nel Casentino, che ha mandato in onda più volte sia la
notizia che l’intervista rivolta alla nostra Associazione. Il
quotidiano “La Nazione”, nell’articolo dedicato all’apertura
del convegno di Emergency, ha citato la nostra Associazione evidenziando i
nostri scopi, soffermandosi poi sul tipo di organizzazione dello stand.
Inoltre, ha invitato coloro che avessero voluto esprimersi sulle nostre
tematiche a rivolgersi direttamente al nostro stand per lasciare suggerimenti
ed informazioni sulla strage stradale nella provincia di Arezzo e sul
territorio nazionale. Hanno
collaborato a queste due giornate i rappresentanti delle sedi di Pisa-Livorno,
Firenze, Genova ed alcuni aderenti di Arezzo, Chianciano e Bibbiena, che
ringrazio di cuore. Come
espositori vicini a noi era presente l’Associazione Traumi Cranici Toscani,
che porta avanti con coraggio, tra i tanti progetti, quello mirato alla
riduzione degli incidenti, compresi quelli della strada come la nostra
Associazione. Ci
sono stati molti
visitatori, tra cui tanti
volontari del Congresso Nazionale; vista tanta affluenza, abbiamo colto
l’occasione per raccogliere i vari suggerimenti e riflessioni sulle stragi
nelle nostre strade. Questa
raccolta merita di essere valutata, mi riserbo quindi di elaborarla e di
proporvela in seguito un suggerimento, però ci tengo ad anticiparlo, è stato
lasciato da una signora di Latina: “Coraggio, andate avanti”. E non
è il solo! In
questi due giorni abbiamo cercato di divulgare gli scopi dell’Associazione
facendo riferimento alla testimonianza che i nostri ragazzi sanno sempre dare
dall’alto dello striscione. Nessuno
riesce a rimanere indifferente, non con
sentimenti pietosi, ma con scuotimento di
coscienza di fronte a tante vite falciate! Un fraterno abbraccio a tutti. Renata Ludovici Scerbo - Arezzo
4° Convegno Primaepoi - Rimini Il
18-19 e 20/10/2002 si è svolto a Rimini il 4° convegno "primaepoi",
che ha trattato i seguenti argomenti: Educazione
stradale (una cinquantina di studenti hanno assistito ad una lezione
impartita da due ragazzi disabili e da alcuni amici di giovani vittime della
strada), disincentivazione istituzionale delle iniziative promosse da
associazioni giovanili in materia di sicurezza stradale, dibattito "nonsolochiacchere",
terapie di guarigione non convenzionali, esiste l'aldilà?.... Nella
mattinata del 19/10 (dedicata alla sicurezza stradale) erano presenti
solamente il Sindaco di Savignano sul Rubicone ed un rappresentante della
Provincia di Forlì. Al dibattito "nonsolochiacchere" (previsto
per il pomeriggio del 19/10) erano stati invitati i Sindaci, i comandi dei
vigili urbani e diversi consiglieri comunali e provinciali (circa 500). A
prescindere dalla fede politica, nessuno ha accolto l'invito. Decisione
unanime. Gli
organi di informazione hanno ignorato i vari comunicati stampa (inviati con
posta elettronica) che erano stati predisposti allo scopo di divulgare
l'iniziativa e sensibilizzare la collettività sui temi che sarebbero stati
trattati. Si
riporta la parte finale di un profetico e sarcastico
comunicato (non pubblicato) inviato ai quotidiani locali della provincia di
Rimini: ".......Recentemente
una signora è rimasta gravemente ferita all'ingresso di un ipermercato
locale, poiché travolta da una folla sgomitante che voleva accaparrarsi
alcuni televisori superscontati. Chissà che calca ci sarà all'ingresso
(gratuito) del nostro convegno, visto che l'obiettivo primario è quello di
fermare la strage stradale e di salvaguardare la vita dei nostri
cari"... Il
comunicato inviato ai quotidiani locali del Cesenate (non pubblicato)
riportava invece la seguente notizia: "....dovrebbe
svolgersi il dibattito "nonsolochiacchere" (pomeriggio di sabato
19/10), al quale sono stati invitati i Sindaci ed i consiglieri comunali di
quasi tutti i Comuni della zona (Cesena, Savignano, Gambettola, Gatteo, San
Mauro Pascoli, Cesenatico, Bellaria, Santarcangelo....).... ......Anche
quest'anno tantissimi studenti, dopo gli incontri che abbiamo avuto con loro
nelle scuole, ci hanno chiesto di incontrare le istituzioni più
direttamente interessate alla sicurezza stradale. L'anno scorso le
associazioni e gli studenti che parteciparono ai lavori del convegno
rimasero stupefatti per la latitanza dimostrata dalle tante istituzioni
locali invitate, che evidentemente giudicarono la mani-festazione di scarso
interesse. Il nostro invito è certamente inusuale (chiediamo a chi
normal-mente riveste il ruolo di "parlatore" di stare soprattutto
ad "ascoltare"), ma riteniamo che per ridurre i numeri della
strage e per mitigare la devastazione che sconvolge la vita di tante
famiglie sia importante accrescere la conoscenza di tutti gli aspetti della
sicurezza stradale, anche di quelli che riguardano il
dopo-incidente.....". Per i giornali a carattere nazionale, per RAI e
Mediaset erano stati inoltrati messaggi "personalizzati". Forse
soffriamo di un ingiustificato complesso di persecuzione, ma sembra quasi
che si sia consumato un irresponsabile boicottaggio ai danni delle tematiche
che il convegno si proponeva di affrontare. Nella
bacheca che ospitava alcune foto di vittime della strada è stato inserito
il seguente slogan: "Vittime
della strada: C'è chi prega e chi se ne frega".
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