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LA RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA

 

ValeOggi 

Venerdì, 3 Maggio 2002
Meno multe ai camionisti  

img"Approda oggi in consiglio dei ministri la riforma del codice della strada - ci fa sapere Flavia Amabile sulla Stampa - Contiene una riduzione delle multe per camionisti, tassisti e autisti in genere, la regolarizzazione definitiva degli autovelox e degli ausiliari del traffico mentre si ipotizza un inasprimento delle multe per chi guida parlando al telefonino senza il kit vivavoce. Si tratta dello schema del disegno di legge che dà tempo al governo fino alla fine dell'anno per ultimare una riforma già bocciata lo scorso 15 gennaio. Il provvedimento che va oggi in consiglio ha già ricevuto lo scorso 4 aprile il parere favorevole della conferenza unificata Stato-Regioni-Città e autonomie locali rendendo forse in parte meno lungo l´iter ancora da percorrere. Tra le novità del disegno di legge vi sono innanzitutto le sanzioni meno severe per gli autisti di mezzi pesanti. Tutte le infrazioni commesse dai conducenti addetti al trasporto merci e persone prevederanno una minore riduzione di punti sulla patente rispetto a quelle previste per tutti gli altri conducenti di vetture. L'agevolazione sarà applicata esclusivamente alle violazioni commesse durante l'esercizio dell'attività professionale.

Il provvedimento prevede invece un inasprimento delle sanzioni per chi provoca incidenti che comportano gravi lesioni o la morte di persone e per chi fugge senza prestare soccorso ai feriti". Antonella Baccaro, sul Corriere della Sera, ricorda come "si comincia con il legittimare l'autovelox e i vari sistemi di rilevamento a distanza ammettendo la possibilità che l'infrazione venga contestata al guidatore non nell'immediato".

Per Gaspare Barbiellini Amidei, sempre sul Corsera, non è molto chiaro "nella punizione delle infrazioni che senso abbia introdurre una distinzione fra chi guida una macchina qualunque e chi è al volante di un autotreno, con maggiore clemenza per i camionisti. A parità d'imprudenza chi guida per diletto incontrerebbe dunque maggiore severità di chi guida per lavoro". Amidei critica anche l'ipotesi di innalzare il limite massimo di velocità sulle autostrade, provvedimento che costituirebbe "un'antipedagogia di massa": "Regalare 30 chilometri l'ora in più alla carovana sull'asfalto della vita moderna ha poco senso quando tanta gente muore di corse inutili".

 

IL NOSTRO PUNTO DI VISTA SULLE SANZIONI PER CAMINISTI E TASSISTI

Se, finalmente, la legittimazione dei vari sistemi di rilevamento a distanza delle infrazioni supera i cavilli burocratici e giuridici che finora ne avevano ostacolato l’utilizzo efficace, tuttavia ridurre le sanzioni per camionisti e tassisti significa creare categorie privilegiate per quei contravventori che, con le loro infrazioni, mettono a rischio se stessi e, soprattutto, gli altri: la vita distrutta da un professionista del trasporto ha, forse, meno valore della vita distrutta da un automobilista qualunque? 

Il 25% degli incidenti in autostrada vede coinvolti i Tir (dati società Autostrade), i cui conducenti sono sottoposti ad orari impossibili e velocità proibitive, con turni massacranti di guida. Questo senza dimenticare che la più alta percentuale di incidenti si registra in città, e la “corsa al cliente” tipica dei taxi spinge alle infrazioni.

Dati questi presupposti, non riusciamo a trovare, in questa scelta del Governo, segnali orientati ad incrementare la sicurezza. Il tutto – e questo è ancora più sconcertante – col parere favorevole di quell’organo deputato a rappresentare le istanze più vicine agli interessi del cittadino, che è la Conferenza Unificata Stato-Regioni-Città-Autonomie Locali!

Noi auspichiamo piuttosto che il Governo dia segnali orientati all’assunzione di comportamenti prudenti, responsabili ed osservanti delle norme da parte di tutti: la trasgressione trasforma il mezzo di trasporto in arma per uccidere e, pertanto, va punita senza discriminazioni tra i guidatori.

 Pina Cassaniti Mastrojeni            
presidente                      

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