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 La puntata del 30 Marzo 2005

Auto

SE LA VITTIMA DI UN INCIDENTE E’ VITTIMA DUE VOLTE

 

 

Quando il responsabile fugge o il veicolo non è assicurato dovrebbe risarcire il Fondo di garanzia per le vittime della strada. Eppure c’è chi lamenta attese infinite…

I servizi della puntata

IL VIAGGIO VINTO PER MOLTI E' FINTO
PRONTO? CON QUALE COMPAGNIA STO PARLANDO?
 

SE LA VITTIMA DI UN INCIDENTE E’ VITTIMA DUE VOLTE

 

UNA COSTOSA RICERCA DI COMPAGNIA
 

Servizio a cura di Giusy Sansone.

 Nato nel 1969 con apposita legge, la n. 990, il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada provvede al risarcimento dei danni provocati dalla circolazione di veicoli non identificati (il cosiddetto pirata della strada), o sprovvisti di copertura assicurativa. Al Fondo contribuiscono tutti gli assicurati con una percentuale dell’assicurazione auto. A risarcire realmente i cittadini rimasti vittima di incidenti spesso gravissimi, non è il Fondo, ma le imprese assicuratrici da esso delegate, diverse da regione a regione, e rinnovate ogni tre anni.

E’ a loro che la vittima deve dimostrare di avere diritto al risarcimento, e sono sempre le assicurazioni che decidono i tempi e i modi del pagamento. Spesso, però, passano anni prima di ottenere il tanto atteso risarcimento, il più delle volte la vittima è costretta a rivolgersi a un tribunale ordinario per avere giustizia. E per ottenere ristoro alle proprie richieste, a volte, passano molti anni.

La storia di Rina Cardinetti di Verrua Po, in provincia di Pavia, è emblematica. Coinvolta in un grave incidente stradale con un veicolo non assicurato nel lontano dicembre del 2000, dopo essere rimasta quasi cieca in seguito al trauma cranico riportato nel sinistro, Rina attende ancora che il Fondo le riconosca il completo risarcimento. Ha dovuto avviare una causa civile che, come spiega il suo legale, l’avvocato Domenico Musicco, è stato per lei motivo di angoscia e di preoccupazioni. “Bisogna evitare che la vittima della strada rimanga ulteriormente vittima quando esercita il suo giusto diritto al giusto risarcimento” sottolinea il presidente dell’Associazione vittime della strada onlus, Giuseppa Cassaniti.

L’avvocato Gianmarco Cesari, presidente dell’Osservatorio vittime - Lega italiana diritti dell’uomo aggiunge: “E’ vero che il danneggiato deve provare una serie di cose, per evitare le truffe, ma è inconcepibile che anche quando il danneggiato riesce a dare prova rigorosa, non viene risarcito stragiudizialmente, ma deve affrontare un processo. Deve lui stesso documentarsi sulla copertura assicurativa, mentre ci dovrebbe essere un servizio di trasparenza, una sorta di banca dati per questo tipo di informazioni, che snellirebbe le procedure, accorciando di molto i tempi di attesa, e poi soprattutto non è possibile che non ci siano dei termini legislativi per le imprese assicurative. Le offerte del risarcimento dovrebbero arrivare (come dice la 57 del 2001) entro un tempo ragionevole, 60 o 90 giorni dalla richiesta. Invece i termini fissati dalla legge per le imprese designate non valgono, esse fanno come vogliono”.

Il Fondo di Garanzia risponde che i tempi sono quelli che sono, per pratiche comunque più difficili delle ordinarie. Il direttore del Fondo Paolo Panarelli sostiene infatti che "Il Fondo è un istituto atipico, in cui vengono svolti diversi controlli a campione, ma le imprese assicuratrici hanno un massimale di 80 mila euro, entro il quale si muovono in completa autonomia". La difficoltà a pagare i risarcimenti sta tutta nelle verifiche del danno effettivamente ricevuto dalla vittima, rincara Vittorio Verdone dell’Ania. Ma alle vittime della strada chi ci pensa ?

 


 

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