Sara, Ronnie, Tiziana, Danilo, Rosetta. Solo soltanto alcuni dei
183 nomi che come grani compongono il lungo e doloroso rosario di
persone che hanno perso la vita sulle strade meratesi. Questa
mattina, la Pro Vita, insieme all’associazione italiana Familiari e
Vittime della strada, ha voluto ricordare uno ad uno quegli
incidenti.

Le croci allineate
in piazza Prinetti
Davanti al sagrato della chiesa parrocchiale di
Sant’Ambrogio, così come a Milano, in piazza Duomo e a Lecco sul
sagrato di San Nicolò, sono state collocate file e file di croci. Su
ciascuna di esse un fiore e uno schizzo di vernice rossa, che
simboleggia la vita di questi giovani, troppo spesso spezzata
durante gli anni migliori.

Piazza Prinetti come un cimitero. Una
accanto all`altra
decine di croci, una per
ciascun morto della strada
La manifestazione a
Merate ha
avuto inizio attorno alle 10. Nella parrocchiale si sono riunite
decine e decine di famiglie distrutte dal dolore per la scomparsa
improvvisa di un figlio. Sara, investita (?) da un treno in corsa
alla stazione di Carnate, Ronnie che ha perso la vita proprio
esattamente un anno fa in un tragico incidente all’altezza della
rotonda che conduce al centro di Missaglia, Tiziana, scomparsa
appena la scorsa settimana a Montevecchia, Danilo, che mentre
insieme ad alcuni amici raggiungeva in moto le piste da sci di
Campodolcino, si è scontrato con un’automobile che scendeva e poi
Rosetta, investita da un’auto in corsa sulla provinciale a
Rovagnate, mentre accompagnava il nipote a prendere l’autobus.

Le croci esposte
sul sagrato della chiesa di Sant`Ambrogio
A prendere parte alla messa, oltre ai famigliari delle
vittime, i rappresentanti dell’amministrazione comunale, ma anche
gli uomini della compagnia dei carabinieri di Merate, guidati
dal capitano Alessandro Ciuffolini e quelli della Guardia di
finanza. Durante la cerimonia, don Felice Viasco, che ha presieduto
la celebrazione, ha invitato tutti i presenti a pregare per le
vittime della strada, proponendo spunti di riflessione. “Non bastano
le croci,
occorre fare qualcosa anche concretamente, promovendo tra i giovani
una cultura diversa”
Fuori, su un banchetto collocato accanto
alle croci,
la distribuzione dei volantini. In alcuni, le foto di questi
ragazzi. E sotto il racconto di quegli incidenti mortali che hanno
portato tanto dolore e tante tristezza nella vita di genitori,
parenti, amici.

Al termine della messa, le sessanta croci ordinate
sul sagrato della chiesa, sono quindi state spostate in piazza
Prinetti, nei pressi del castello, sotto un lungo striscione con
altre foto di ragazzi. In Italia, ogni anno, le nostre strada fanno
oltre 9000 vittime. A questo numero già sconvolgente, vanno però
aggiunti i feriti (300.000) e i disabili gravi (20.000) e il prezzo
sociale (20 milioni di euro) che tutto ciò comporta.
Il messaggio
della Pro Vita è chiaro. “Corri? No vivo”.

Il gruppo di meratesi che hanno
partecipato alle celebrazioni svoltesi nel Duomo di
Milano