Nikka D’Ingeo  15 anni  Nonantola (MO)   19.5.1984 – 27.5.1999 


    
Il 27 maggio 99, alle 7 del mattino, mia figlia Nikka andava a scuola come tutti i giorni. 
     Aveva compiuto 15 anni il 19, la settimana prima. 
     Ha attraversato la strada, nel centro del nostro paese, sulle strisce pedonali; e lì è stata investita da un camion che, inizialmente fermo davanti alle strisce, è partito improvvisamente, l’ha investita, l’ha trascinata per diversi metri, l’ha uccisa in pochi istanti. 
      Il conducente non ha mai riconosciuto le sue evidenti responsabilità, ne ha cercato in nessun modo di mettersi in contatto con noi; all’udienza preliminare chiede al Giudice, e non ottiene, il patteggiamento ”a condizione” che non gli venga ritirata quella patente di capacità alla guida in base alla quale ha ucciso Nikka; in primo grado, dopo tre anni e un processo sbrigativo e sommario che ignora letteralmente aspetti dell’incidente e testimonianze in grado di portare all’aggravamento dell’imputazione, viene condannato a sei mesi con la condizionale e al ritiro della patente per tre mesi; ha fatto ricorso in appello ed in futuro magari ricorrerà alla Cassazione per arrivare alla prescrizione e restare in sostanza impunito. 
     Nel frattempo, fidandomi di errati consigli dei miei avvocati, ho ottenuto un risarcimento inadeguato che mi ha inoltre impedito la costituzione di parte civile e quindi una efficace presenza nel processo per far valere le mie ragioni, anzi le ragioni di Nikka.
     Nikka, pur con tutti i dubbi, le paure e le incertezze della sua giovane età, aveva la straordinaria, spontanea e naturale capacità di sembrare preziosa e necessaria agli occhi di chi la conoscesse; riuscire per me, mia moglie e sua sorella a compiacerla, a renderci utili a lei, ad aiutarla in qualche modo, ci riempiva di soddisfazione come se avessimo portato a termine chissà quale impresa. 
      La ritenevamo qualcosa di pregiato e di fragile, da difendere e proteggere con cura perché sembrava che da lei dipendesse tutto. 
      Questa sensazione ci mancherà sempre. 

                                                         
Angelo D’Ingeo 

associazione italiana familiari e vittime della strada